Il ministro della Difesa Guido Crosetto solleva dubbi sull’ipotesi di sabotaggio russo all’aereo di Ursula von der Leyen.
Nel dibattito sulla possibile responsabilità russa dietro l’interferenza GPS che ha colpito l’aereo di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, interviene con forza Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, esprimendo perplessità sulla narrazione dominante.
In un’intervista a Quarta Repubblica come riportato da affaritaliani.it, Crosetto dichiara: “Io qualche dubbio ce l’ho. Io non mi vedo la Federazione russa far cadere l’aereo della von der Leyen. Mi vedo la Federazione russa o gli hacker russi fare centinaia di attacchi alle nostre banche, ai nostri sistemi pubblici, ai nostri aeroporti, alla produzione di energia, mi vedo migliaia di post di disinformazione, tentativi di trasmettere post diversi dalla verità, questo sì, ma colpire un livello così alto politico secondo me non rientra nella strategia russa, per cui mi sembra strano. Vedremo, sono pronto a ricredermi se sarà dimostrato”.
Con queste parole, il ministro esclude, almeno per ora, che si tratti di un’azione diretta e deliberata del Cremlino contro un obiettivo politico tanto simbolico quanto rilevante.

Guerra ibrida: normale ma pericolosa
Crosetto amplia il discorso alla natura della guerra ibrida, evidenziando che ormai si tratta di un fenomeno quotidiano per l’Italia e per l’intero Occidente.
“È quasi la normalità, perché la guerra ibrida, gli attacchi hacker sono centinaia tutti i giorni quelli che subisce l’Italia, quelli che subisce ogni Paese occidentale ed europeo, così come sono migliaia gli elementi di disinformazione, attraverso Bot e l’intelligenza artificiale, quindi il tentativo di dare informazioni false e di muovere in qualche verso da una parte o l’altra l’opinione pubblica. Quindi, è una nuova guerra che si aggiunge alle altre guerre. Quella classica, commerciale, il furto della tecnologia, che non è una guerra combattuta con gli eserciti, con l’Aeronautica, con la Marina, ma è altrettanto potente e ha la possibilità di fare male”, ha osservato il ministro.
Una strategia diversa dal passato
Le parole di Crosetto spiazzano perché si discostano dalla narrazione più immediata e mediatica. Invece di puntare il dito contro la Russia per il presunto sabotaggio dell’aereo, propone un’analisi più prudente, che tiene conto della coerenza strategica di Mosca: attacchi informatici, non fisici.
La Russia, secondo Crosetto, preferisce destabilizzare con disinformazione, cyber attacchi e pressione economica, piuttosto che con azioni che rischiano escalation dirette con l’Occidente.
"Gli Usa contano nel mondo perchè sono una potenza militare, noi non abbiamo materie prime, non facciamo paura dal punto di vista militare e siamo vecchi perchè non facciamo più figli."#Crosetto #quartarepubblica pic.twitter.com/1VvU1QM3Rp
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"Noi abbiamo regalato la Russia alla Cina e all'India perchè abbiamo giudicato e questi hanno detto ma chi sei tu per giudicarmi?"#Crosetto #quartarepubblica pic.twitter.com/uFOhY8wSQS
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